Appuntamenti a Gorizia

Eventi interessanti

Appuntamenti a Gorizia

OdgovorNapisal/-a Gigi Lodi » 24.05.2006 07:07:15

P R O V I N C I A di G O R I Z I A
Ufficio Cultura & Territorio

Appuntamenti del mese di giugno 2006
dell’Assessorato alla Cultura.


Proseguono le consuete presentazioni di
Novità librarie sulla G r a n d e G u e r r a


Gli incontri avranno luogo nella SALA del CONSIGLIO PROVINCIALE
dalle 17:30 alle 19:30 e saranno coordinati, alla presenza degli autori,
dal dott. Pierluigi Lodi, responsabile dell’Ufficio Cultura e Territorio della Provincia

____________________________________


1 giugno 2006. Marco Mantini, curatore dell’edizione del memoriale del Generale Cavaciocchi



“UN ANNO AL COMANDO DEL IV CORPO D’ARMATA” IL MEMORIALE DELL’UNICO GENERALE CHE PAGÒ PER CAPORETTO



Nel corso della presentazione, cui interverrà il Vicepresidente della Provincia ed Assessore alla Cultura dott. Roberta Demartin, verranno proiettate immagini sui luoghi e sugli avvenimenti descritti nel volume edito per la Gaspari Editore



L’errata concezione strategica del Comando Supremo fu la ragione non dello sfondamento, inevitabile, ma della rotta di Caporetto, come documentò fin dagli anni ’30 il generale Roberto Bencivenga e più tardi Piero Pieri. Alberto Cavaciocchi, generale, storico e intellettuale, analizza nel suo memoriale la battaglia più importante della storia militare italiana, ribaltando l’accusa di vigliaccheria affrettatamente lanciata contro i soldati dal Comandante in Capo. Gentiluomo, fu l’unico tra i generali sconfitti a prendere le difese dei soldati. Discusso protagonista di quelle giornate –tanto da venire destituito dal comando del IV Corpo d’Armata, mentre nel 1918 Diaz pose il veto sull’accertamento delle eventuali responsabilità del suo braccio destro Badoglio –, a Cavaciocchi fu data la colpa di Caporetto, senza che trovasse nessuno che lo difendesse. Sepolto in un archivio per ottant’anni, questo scritto assume oggi una particolare importanza in quanto anche Cavaciocchi aveva individuato il vero responsabile della battaglia perduta.





7 giugno 2006. Paolo Pozzato, autore di



UN ANNO SULL'ALTIPIANO CON I DIAVOLI ROSSI, STORIA DELLA BRIGATA SASSARI NELLA GRANDE GUERRA



Nel corso della presentazione verranno mostrate rare immagini inedite riguardanti la Brigata Sassari. La "Sassari", nell'ambito delle brigate di fanteria, rappresenta sicuramente un caso unico e non solo perché, a partire da un certo momento del conflitto, divenne un'unità a pressoché esclusivo reclutamento territoriale, una caratteristica questa limitata in precedenza quasi ai soli battaglioni alpini e giustificata dalla specificità del loro compito. Fu un caso unico perché, pur non essendo la sola brigata caratterizzata da una vasta presenza sarda e nemmeno un'unità già segnata da una gloriosa tradizione, divenne fin dai primi mesi quasi la stessa Sardegna in armi. E tale continuò ad essere, caratterizzandosi sempre più in questo senso, con il prosieguo della guerra, con una propria lingua ("Se sei italiano, parla sardo!" era la prima parola d'ordine in uso nei suoi reparti), una propria legge interna (quel "forza Paris" che diventava il segnale di un'aggregazione quasi automatica, anche nei frangenti più difficili, come la ritirata al Piave), un proprio ferreo codice d'onore. Pochissimi furono i suoi disertori o anche solo i prigionieri sardi che gli austriaci riuscirono a catturare



14 giugno 2006. Roberto Todero, autore di



KAPPENABZEICHEN DISTINTIVI DA BERRETTO AUSTROUNGARICI PICCOLI OGGETTI D'ARTE E DI RACCONTO DELLA GRANDE GUERRA



(il volume è prefato da Walther Schaumann)

Nel corso della presentazione verranno mostrate immagini dalle collezioni dell’Autore. Il volume analizza i distintivi da berretto dell'esercito austroungarico per presentarli e farli conoscere al di fuori del semplice schematismo militare. Non solo quindi come il distintivo di questo o quel reparto, ma come quello che è in realtà: un piccolo oggetto d'arte ricco di storia. Questi particolarissimi oggetti sono infatti analizzati dal punto di vista del regolamento militare e da quello della propaganda di guerra. Essi sono così inquadrati nell'arte del loro tempo. Non un catalogo quindi ma un compendio sulla storia del Kappenabzeichen. Il volume è riccamente illustrato a colori, con schede esplicative dei singoli distintivi e degli oggetti a essi correlati.



21 giugno 2006. Nicola Persegati, curatore del memoriale di Michele Gabrielli



L'ATTACCO CON I GAS SUL SAN MICHELE E LA RICONQUISTA DELLE TRINCEE



(il volume è prefato dallo stesso Nicola Persegati)

"L'ordine era esplicito... però incompleto! E la situazione generale qual'era? Chi avevo ai fianchi? Chi a tergo? [...] Appena la compagnia fosse a posto, scattare all'assalto alla baionetta. Io, sarei uscito il primo per dare il segnale". Raccomandai agli ufficiali di non muoversi fino a quando l'ultimo soldato non avesse scavalcato il parapetto. Mi portai all'estrema sinistra della compagnia, e iniziai nel camminamento il movimento di discesa. [...] Quando giunsi alla base della montagnola sulla quale fino allora ero stato, uno spettacolo terrificante si parò ai miei occhi. Il camminamento era seminato di morti. Per terra, alcuni accovacciati, altri addossati ancora alle pareti del camminamento, gialli in volto, rattrappiti, con gli occhi sbarrati. Qualcuno anche col cranio fracassato dalle mazze ferrate, che per la prima volta in quella occasione avevano usato gli austriaci. Dio! Che spettacolo orribile! Non avevo mai visto tanti morti! Si doveva calpestarli per passare. C'erano anche parecchi austriaci morti anche loro di gas. Erano venuti troppo presto all'assalto,mentre ancora le nostre trincee e i camminamenti erano invasi dai gas, e vi avevano trovato la morte..."
Gigi Lodi
član
 
Prispevkov: 2
Pridružen: 16.05.2006 13:35:16
Kraj: Gorizia


Vrni se na Eventi


Kdo je na strani

Po forumu brska: 0 registriranih uporabnikov in 4 gostov